Quando una persona ha terminato un’esperienza lavorativa molto spesso si trova ad affrontare una crisi d’identità, la messa in discussione del proprio Io.
Questo accade perché, per cultura, il nostro lavoro è strettamente legato con l’immagine che abbiamo di noi stessi, diventa una parte fondamentale della definizione di sé, della nostra identità sociale.
Non a caso, una delle prime domande che poniamo quando conosciamo una persona è “che lavoro fai?”; Così come quando ci viene chiesto di raccontare chi siamo, la nostra professione è tra le prime informazioni che forniamo.
È importante prendere consapevolezza che noi siamo molto di più del nostro lavoro, che possediamo competenze e un valore che vanno oltre il ruolo ricoperto o l’azienda per cui lavoriamo o abbiamo lavorato: le nostre competenze, ciò che siamo veramente, le portiamo con noi, fuori e dentro le aziende.
Quando abbiamo preso consapevolezza del nostro valore e del nostro potenziale siamo pronti ad iniziare un nuovo progetto professionale, a presentarci con chiarezza e determinazione nel mercato del lavoro; scopriamo che il cambiamento che vivevamo come difficoltà è in realtà un’opportunità di miglioramento.