Cambio Lavoro? Sì, ma Cambio Verso

Quando decidiamo di affrontare un cambiamento, alla base della nostra decisione c’è la consapevolezza che qualcosa non sta funzionando nello status in cui ci troviamo.

Nella sfera professionale, la nostra insoddisfazione può essere dovuta alla situazione lavorativa attuale, per cui decidiamo di cambiare lavoro, ma anche ai risultati che stiamo ottenendo una volta che la ricerca è stata avviata; questo vale anche quando il cambiamento non è una nostra scelta.
Se non siamo soddisfatti di come sta procedendo la nostra ricerca, perché non stiamo ottenendo i risultati sperati, abbiamo due opzioni: stare fermi, in attesa e in balia degli eventi o decidere di attivarsi e cambiare qualcosa.

Cosa possiamo cambiare?

▶️ l’atteggiamento e lo stato d’animo con cui stiamo affrontando il cambiamento;
▶️ il nostro obiettivo professionale affinché sia più chiaro, prima per noi, poi per gli altri;
▶️ la comunicazione, il modo di presentare chi siamo e la nostra direzione;
▶️ la strategia e il metodo di ricerca utilizzato.

? Acquisire la consapevolezza di quale fattore ci sta ostacolando, è il primo passo verso il cambiamento.

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? Tutto questo nel mio libro “Cambio Lavoro? Sì, ma Cambio Verso” Disponibile su Amazon

Fare domande a fine colloquio?

[Fine colloquio] Recruiter: “Ha delle domande?”
Tu cosa rispondi? OVVIAMENTE un “SI!!!” convinto!

In un post recente, ho paragonato la ricerca di un lavoro all’amore: “prima di trovare l’azienda giusta per te, dovrai scontrarti con tante realtà non in linea con ciò che stai cercando”.

Immagina il colloquio come un primo appuntamento, un’occasione per conoscersi, per capire in poco tempo se la persona che hai davanti (l’azienda) potrebbe essere la persona giusta e se vale la pena frequentarsi. Dico “potrebbe” perché la vostra scelta si basa su un’impressione, la certezza l’avrete (entrambi) soltanto conoscendovi meglio, ma deve esserci un interesse iniziale.

Fare domande ti servirà per un duplice scopo:

1) le domande ti servono per capire e decidere, nel poco tempo che hai a disposizione, se il contesto aziendale (o la posizione) fa al caso tuo; sapere in partenza quali caratteristiche stai cercando è fondamentale per una valutazione, ti permetterà di fare domande mirate e sfruttare al meglio il poco tempo del colloquio;

2) le domande dimostrano interesse: se ad un primo appuntamento, dopo che tu hai fatto domande e raccontato un pò di te, alla tua richiesta “vuoi domandarmi qualcosa per conoscermi meglio?” l’altro/a rispondesse “No, No”…
Come immagineresti il finale?

“Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te!”

Il principio della reciprocità, o semplicemente l’altruismo reciproco, quanto viene applicato nelle relazioni interpersonali e nel contesto professionale?

Quotidianamente mi vengono riportati casi in cui non viene fornito un feedback dopo un colloquio, non viene inviata risposta ad un messaggio o una e-mail, non viene offerto nessun tipo di supporto (anche emotivo) per risolvere un problema, come può essere la ricerca di un nuovo lavoro.

Siamo talmente occupati a raggiungere i nostri obiettivi, a portare a termine il nostro lavoro, che spesso non pensiamo quanto un nostro piccolo gesto possa essere d’aiuto per una persona che al momento sta incontrando delle difficoltà.

Ce ne accorgiamo soltanto quando, improvvisamente, ci troviamo noi dall’altra parte della scrivania o del monitor.

Come consulente di carriera, seguo spesso Manager e professionisti che non hanno mai curato abbastanza il loro Network, che spesso non hanno fornito feedback e non hanno risposto a messaggi/e-mail/telefonate e improvvisamente ne scoprono il valore, perché in quel momento sono loro ad averne bisogno e si trovano in difficoltà: come posso contattare una persona che non sento da diverso tempo e con cui a volte sono stato sfuggente?

Per rispetto verso l’altro in primis, ma anche perché “nella vita non si sa mai”:

·        Forniamo sempre feedback, positivi o negativi sono sempre una occasione di confronto e crescita;

·        Rispondiamo ai messaggi, alle e-mail, alle telefonate;

·        Se una persona sta trovando delle difficoltà in un ambito di nostra competenza, dedichiamogli 10 minuti del nostro tempo.

In qualunque interazione, ognuno di noi dovrebbe sempre immaginare di essere l’altro, mettersi nei suoi panni e mettere momentaneamente da parte i propri obiettivi per facilitare l’altro nel raggiungere i suoi.

SOS Annuncio di Lavoro Cercasi!

“Ho risposto a 100 annunci di lavoro, ma ancora non mi ha chiamato nessuno!”, “Il mercato del lavoro è fermo, non ci sono inserzioni per me!”. Due facce della stessa medaglia.

La risposta agli annunci di lavoro è uno dei canali più utilizzati, ma, se il nostro destino dovesse dipendere unicamente da questo canale …  avremmo delle difficoltà. Vi spiego perché!

–  soltanto una minima parte delle opportunità lavorative diventa visibile, prima di pubblicare un nuovo annuncio o rivolgersi a società di ricerca e selezione, spesso le aziende si muovono tramite altri canali: CV già ricevuti o presenti sul database aziendale, Network, ricerca diretta di profili su LinkedIn; quindi, se non sono presenti inserzioni non vuol dire che il mercato del lavoro è fermo, ma che il ruolo è stato ricoperto prima ancora di rendere la posizione pubblica;

nel momento in cui viene pubblicato un annuncio di lavoro, proprio perché si tratta del canale di ricerca più utilizzato, entrano in gioco molte variabili (troppe) che possono influenzare la tua visibilità, come ad esempio:

  • Variabile Competitività: ogni annuncio viene pubblicato su più “vetrine” (LinkedIn, Infojobs, Sito aziendale, altro) e ad ogni inserzione rispondono centinai di persone;
  • Variabile Tempo, ovvero il numero di giorni trascorsi tra la pubblicazione dell’annuncio e la tua candidatura: se l’azienda o la società hanno già ricevuto tantissime candidature e hanno sufficienti CV per una selezione, potrebbero non visionare quelli successivi;
  • A volte si tratta di posizioni ormai chiuse, annunci di lavoro che spesso gli stessi motori di ricerca ripongono.

Questo non significa che non è importante cercare gli annunci di lavoro, ma è fondamentale non limitarsi a questo.

Cercare efficacemente significa muoversi nel mercato del lavoro utilizzando tutti i canali a disposizione, cercando ANCHE nella parte più nascosta, dove si trovano PIU’ OPPORTUNITA’ e MENO COMPETITIVITA’.

Come fare?

Abbiamo a disposizione il più grande Network di tutti i secoli, LinkedIn, dobbiamo solo utilizzarlo!

  • Curate il vostro profilo e aggiornatelo;
  • fate Network, ampliate la vostra rete di collegamenti, in maniera strategica;
  • pubblicate post su tematiche di rilievo per il vostro settore professionale;
  • commentate post di altri professionisti, condividendo la vostra opinione;
  • inviate auto-candidature, contattate referenti aziendali per presentare voi e il vostro valore professionale;
  • Fatevi notare!

“Un obiettivo senza un piano è solo un desiderio.” A.de Saint-Exupéry

Obiettivo professionale identificato ✔️ Curriculum Vitae pronto ✔️ Lettere di presentazione pronte ✔️ Profilo LinkedIn aggiornato ✔️

E adesso? PRONTI-PARTENZA-VIA?

Assolutamente NO! ⛔

Immagina di dover partire per un week-end fuori porta, ad esempio, per visitare una città d’arte che non conosci. Hai già scelto la tua meta, ma hai soltanto tre giorni di tempo per visitare le principali attrazioni (il tuo obiettivo).

Organizzare preventivamente il tuo viaggio ti aiuterà ad ottimizzare il tuo tempo: se prima di partire identifichi i tuoi punti di interesse, la posizione e gli eventuali orari di apertura, fai una selezione e riporti il tutto su un planning organizzando le tue visite nell’arco delle giornate che hai a disposizione, sicuramente riuscirai ad ottimizzare il tuo tempo e vedere più attrazioni rispetto a partire e decidere successivamente sul posto.

Diversamente, il rischio potrebbe essere quello di aver bisogno di molto più tempo per visitare la città e raggiungere il tuo obiettivo.

Per quanto riguarda la ricerca di una nuova opportunità professionale vale lo stesso discorso, è importante:

✔️ identificare le aziende target, ovvero quelle di tuo interesse;

✔️ capire quali sono i canali di ricerca che puoi utilizzare;

✔️ capire quali strumenti e modalità di contatto sono più efficaci per ogni canale che hai a disposizione;

✔️ organizzare la tua ricerca, elaborando un piano d’azione.

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